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Tocco D'artista - The Calabreser

Aggiornamento: 29 apr

Da tempo cercavamo un modo per decorare le pareti delle camere con qualcosa che potesse richiamare la storia e la cultura calabrese.

Non volevamo le solite foto dei luoghi da visitare, ma qualcosa di più autentico e originale.


Così ci siamo imbattuti in Giuseppe Talarico e nel suo progetto THE CALABRESER definito come:


"un progetto artistico che nasce dal desiderio di far parlare la Calabria attraverso le copertine di una rivista immaginaria ispirate al “The New Yorker” e a tutti i fantastici progetti spin-off di tutto il mondo nati con l’intento di valorizzare luoghi del cuore attraverso il linguaggio visivo."


Ti consiglio di dare un'occhiata al sito web:


Cosa abbiamo scelto per le nostre camere:

Le illustrazioni sono tutte molto caratteristiche e rappresentano pienamente la "Calabresità", confesso che è stato molto difficile scegliere quali inserire nelle camere..


Dopo una lunga riflessione (le volevamo prendere tutte :P) ecco le illustrazioni che potete ammirare nelle camere del B&B:


N° 56 • UOMINI DEL FUOCO

Artwork Christian Romano

Testo Giuseppe Talarico


"Esistono lavori che ho veramente difficoltà a collocare in un mondo in cui i riscaldamenti delle case si accendono premendo un pulsante. Il carbonaio ad esempio, nel mio mondo fatto di pixel e cerotti per la schiena (si, passo troppo tempo seduto), è un lavoro che non esiste più..


..Eppure in Calabria è un mestiere che sopravvive, con la dignità di chi lavora sporcandosi le mani. Questi uomini del fuoco, come li definiva Saverio Strati, sono l’ultimo baluardo di un mestiere antico, che si ripete come in un rituale quasi mistico, tramandato di generazione in generazione. Gli ultimi carbonai di Serra San Bruno, non sono una famiglia, ma sono una vera e propria dinastia, e il loro lavoro così duro e per alcuni versi romantico, ha incuriosito negli anni fotografi e registi da tutto il mondo...(continua)"


Per la descrizione completa e la possibilità di acquistare l'illustrazione:


N° 33 • LE BAGNAROTE

Artwork Giorgio Grano


"Ammettiamolo, noi calabresi abbiamo una propensione atavica al lamento, ci piace lamentarci, ci alleggerisce, ci fa vedere il mondo dalla prospettiva peggiore e di conseguenza abbassiamo le aspettative. È intriso nella nostra cultura il lamento. Ma nella nostra storia, c’è chi del lamento invece ne fece un lavoro. Le donne di Bagnara (RC) venivano ingaggiate durante i funerali per lamentarsi e tessere le lodi del defunto (solitamente benestante e poco amato dal resto della popolazione), come le antiche Prefiche. Nei paesi vicini esiste tuttora il detto: “Chi mi ti cianggianu ddu bagnaroti”* per augurare il male al prossimo. Ci sarebbe molto da raccontare sulle Bagnarote, donne forti e caparbie, che nelle difficoltà post terremoto trovarono la loro salvezza nella loro grande propensione al lavoro. Nei racconti che vengono tramandati, vengono descritte come un mix tra delle Amazzoni e dei Pirati, immaginate se Wonder woman avesse una figlia con jack Sparrow. Sostituirono nei lavori “pesanti” gli uomini e non disdegnavano il contrabbando, sicuramente non delle dolci donnine dell’aristocrazia inglese. C’è anche una componente esoterica riguardo alle bagnarote, difatti erano famose per la produzione di una “pozione magica” utile contro il malocchio, ma questa è un altra storia…"


Per la descrizione completa e la possibilità di acquistare l'illustrazione:


N° 18 • CORAJISIMA

Artwork e Testo Giuseppe Talarico


"Una cosa che mi ha sempre affascinato delle vecchie tradizioni calabresi é il mischiarsi di riti pagani e riti religiosi, un cocktail fatto di malocchio, rosari, magherie e digiuni quaresimali. Tra queste usanze ancestrali ritroviamo la “CORAJISIMA”, una bambola di stoffa, in abiti scuri, che veniva appesa ai balconi e alle finestre per ricordare ai passanti l’arrivo della Quaresima e le conseguenti privazioni. La corajisima è solitamente raffigurata con un fuso e un’arancia con sette piume, che rappresentano lo scorrere del tempo."


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N° 22 • FILI DI SETA – TRAME DI VITA

Artwork CLAUDIA MONTALTO


"L’arte della tessitura in Calabria ha origini antichissime; appartiene alla storia di ogni famiglia come il telaio, simbolo della pazienza e dell’operosità femminile.

Non c’era casa che non ne possedesse uno. Il telaio aveva una grande importanza non solo perché ha perpetuato le antiche tradizioni fino ai giorni nostri, ma anche perché costituiva un mezzo per raccontare e “dipanare storie”.

Già utilizzato dai Greci, il telaio svolgeva funzione di aggregazione; attorno ad esso si riunivano le giovani donne per sognare il futuro e le anziane per narrare preziose memorie..(continua)"


Per la descrizione completa e la possibilità di acquistare l'illustrazione:



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